Hooked, catturare i clienti copertina libro

Hooked (Nir Eyal): Il modello dei prodotti che creano abitudini

Hooked: come agganciare nuovi clienti

Quando ho letto questo libro, scritto da Nir Eyal, ho capito quanto profondamente il design digitale, l’UX e la brand strategy debbano considerare non solo l’estetica o l’efficienza, ma anche i comportamenti che vogliamo innescare.

Se lavori come UX/UI designer, brand strategist o freelancer nel web e nella grafica, questo testo rivela strumenti utili — e anche un po’ impegnativi — su come far sì che un prodotto non solo venga usato, ma venga scelto e richiamato dall’utente.
Il libro analizza come alcune piattaforme o app diventino parte della routine quotidiana delle persone: un obiettivo ambizioso anche per chi progetta interfacce o identità di marca.

Copertina del libro Hooked, Catturare i clienti, edizioni LSWR

In questo articolo esploreremo l’autore, i contenuti principali del libro, i motivi per leggerlo e quelli per eventualmente non farlo, altri libri correlati e soprattutto come applicarlo concretamente al design, al branding e all’UX.

Chi è l’autore

Nir Eyal è un autore, consulente e formatore statunitense – nato in Israele e trasferitosi negli USA – che si occupa dell’intersezione tra psicologia, tecnologia e business.
Ha conseguito un MBA alla Stanford Graduate School of Business e precedentemente una laurea all’Emory University.
Nel corso della sua carriera ha lavorato con startup della Silicon Valley come consulente e ha tenuto corsi sulla progettazione del comportamento degli utenti e sull’“habit-forming technology”.

Il suo blog “NirAndFar” è stato la piattaforma attraverso cui ha condiviso molti dei suoi casi e riflessioni prima di pubblicare il libro.
In sostanza, Eyal è autorevole nel campo del behavioural design applicato al digitale e al prodotto (fisico o software) — un buon riferimento se operi in UX/UI, branding o progettazione web.

Di cosa parla il libro

Il libro è intitolato Hooked: How to Build Habit‑Forming Products (2014), in italiano Creare prodotti e servizi per Catturare i Clienti, edito da LSWR.
Eyal presenta un modello chiamato Hook Model, composto da quattro fasi fondamentali: Trigger → Action → Variable Reward → Investment.

La premessa è che i prodotti più riusciti non catturano solo l’attenzione iniziale, ma diventano parte della routine dell’utente: si passa da “uso occasionale” a “abitudine”.

Vediamo i contenuti principali e i punti salienti:

Trigger (dispositivo di innesco)

Si distingue tra trigger esterni (una notifica, un banner, un’icona) e trigger interni (una sensazione, un’emozione, una pulsione) che spingono l’utente ad usare il prodotto.
Per esempio: sei annoiato → apri l’app; o ricevi una notifica push → clicchi. Eyal spiega come capire quali trigger attivare e come portarli da esterni a interni.

Action (azione)

Una volta scatenato il trigger, l’utente compie un’azione: cliccare, scorrere, condividere, completare un task. Il design di questa fase è cruciale: l’azione deve essere semplice, intuitiva e motivata.
Nel contesto UX/UI, significa ridurre le frizioni, diminuire gli sforzi cognitivi o fisici, semplificare l’interazione.

Variable Reward (ricompensa variabile)

Questa è la fase che distingue una abitudine da una semplice azione: l’elemento di variazione, di sorpresa, è ciò che rende l’esperienza ricorrente. Non sempre sappiamo che ricompensa arriverà, e questa incertezza crea coinvolgimento.

Eyal identifica tre tipi di ricompense: della “tribù” (sociali), della “caccia” (informazione, novità) e del “sé” (auto-realizzazione, competenza)

Investment (investimento)

L’utente spende qualcosa: tempo, energia, dati, reputazione sociale, contenuti personali. Questo investimento incrementa il valore percepito del prodotto e “carica” il prossimo trigger.
In altri termini, l’utente mette radici nel prodotto. Per progettisti e brand strategist, significa far sì che l’utente partecipi, contribuisca, lasci traccia — e in quel modo aumenti l’attaccamento.

Il libro è scritto in modo chiaro, accessibile anche per chi non è psicologo: mescola ricerche di psicologia del comportamento, casi reali di aziende (ad es. app, social, prodotti digitali) e strumenti pratici (“Do this now”, “Takeaways” alla fine di ogni capitolo).

I capitoli coprono: la “Habit Zone” (quando un comportamento può diventare abitudine), ogni fase del modello (Trigger → Action → Variable Reward → Investment), casi studio (come ad esempio la “Bible App”) e una parte finale su come testare l’abitudine, dove trovare opportunità e riflettere sull’etica.

Perché è rilevante per UX/branding/web design

Il cuore del libro è pensato per chi progetta prodotti digitali o servizi che vogliono creare un legame duraturo con l’utente perché:

  • Aiuta a progettare interazioni che non siano solo funzionali, ma ripetibili e diventino parte della routine.
  • Supporta la costruzione di brand o servizi che “stanno nella mente” dell’utente, non solo una volta ma più volte.
  • Fornisce spunti su come progettare onboarding, micro-interazioni, notifiche, sistemi di ricompensa e feedback.
  • Come brand strategist, se il tuo ruolo include la fidelizzazione o la retention, il modello aiuta a distinguere tra “voglio che usino il prodotto una volta” e “voglio che lo usino spesso”.

Il 79% dei possessori di uno smartphone controlla il proprio apparecchio non più tardi di un quarto d’ora dopo essersi svegliato, ogni mattina.”

Nir Eyal

3 motivi per leggerlo

3 motivi per non leggerlo

Applicazioni pratiche per design / branding / UX / progettazione web

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In pillole

  • Le abitudini degli utenti possono essere progettate, non solo osservate
  • Il design dell’interazione deve semplificare l’azione e stimolare la ripetizione
  • Le ricompense variabili aumentano l’engagement nel tempo
  • L’investimento dell’utente rafforza il legame con il prodotto
  • Progettare per l’abitudine significa progettare per la retention e la brand loyalty
  • È fondamentale riflettere sull’etica del design di abitudine
  • Consigliato a chi vuole progettare con empatia verso l’utente.

Altri libri dello stesso autore da leggere

Dopo Hooked, Nir Eyal ha pubblicato:

Indistractable: How to Control Your Attention and Choose Your Life (2019)

Esplora il tema dell’attenzione, della distrazione e di come progettare se stessi e le proprie abitudini interne.

Libri simili di altri autori sullo stesso argomento

Tra gli altri autori più rilevanti troviamo:

The Power of Habit di Charles Duhigg

un classico sulla formazione delle abitudini, più ampio e meno centrato su prodotti digitali, ma utile per capire la dinamica della routine personale.

Designing for Behavior Change di Stephen Wendel

un buon complemento, pigliando l’angolo della progettazione per il cambiamento di comportamento, che ben si lega a UX / servizio.

Un altro classico della UX, focalizzato sulla progettazione web e sull’usabilità.

Valentina Fiscarelli
Valentina Fiscarelli

UX/UI, Web e Graphic Designer. Leggo molto e mi informo sulle novità per progettare meglio i prodotti dei miei clienti.
Benvenuti sul mio sito web.