copertina Figure Come funzionano le immagini dal Rinascimento a Instagram

Figure – Come funzionano le immagini dal Rinascimento a Instagram

Tra storia dell’arte e visual design contemporaneo

Quando ho preso in mano Figure. Come funzionano le immagini dal Rinascimento a Instagram, sono rimasta colpita da una sensazione: non è solo un saggio sull’arte, ma una guida pratica a come funzionano le immagini — e non solo quelle “di prestigio”, ma anche quelle che scrolliamo ogni giorno sui social. Per me, che lavoro come web & graphic designer e brand strategist, questo libro appare come un ponte ideale fra la storia visiva dell’umanità e l’uso quotidiano del visivo digitale.

Falcinelli parte dal Rinascimento – dalle botteghe dei pittori – e arriva fino a Instagram, passando per cinema, fotografia, grafica: e lo fa con una prospettiva che va oltre il semplice “significato” dell’immagine, per entrare nei meccanismi che la rendono potente, efficace, memorabile.

copertina Figure Come funzionano le immagini dal Rinascimento a Instagram

In un contesto in cui le immagini dominano i nostri schermi e i brand devono farsi vedere, farsi capire e farsi ricordare, questo libro mi è parso molto utile — non solo come studio teorico, ma come risorsa operativa.
Nel corso dell’articolo approfondirò chi è l’autore, di cosa parla il libro (e quali sono i punti salienti), i motivi per leggerlo, quelli per cui magari non è ideale, altri libri dell’autore e simili, e infine — molto importante — come applicarlo concretamente al design, al branding e all’UX/UI.

Chi è Riccardo Falcinelli

Riccardo Falcinelli è molte cose: un grafico, designer e teorico della progettazione visiva.
Ha studiato al Central Saint Martins di Londra e si è laureato in Letteratura Italiana presso la Sapienza di Roma nel 1998. Ha progettato copertine, libri e collane per importanti editori italiani (tra cui proprio Einaudi, Laterza, Zanichelli) ed è docente (dal 2012 insegna “Psicologia della percezione” all’ISIA di Roma) e ha pubblicato saggi come Critica portatile al visual design (2014).

In pratica, Falcinelli ha un doppio profilo che lo rende particolarmente adatto a un libro come questo: da un lato “operativo” (è un grafico/design-praticante), dall’altro “riflessivo” (teorico della visione e delle immagini). Questo mix lo rende credibile sia per chi progetta visivi, sia per chi li osserva e li decodifica.

Di cosa parla il libro

Il titolo completo è Figure. Come funzionano le immagini dal Rinascimento a Instagram. Ediz. a colori. Editore: Einaudi, anno 2020.
L’obiettivo dichiarato del libro: spiegare perché alcune immagini ci colpiscono, ci catturano, restano impresse, e altre no; capire in che modo le immagini sono “progettate” — non solo pittoriche, ma fotografiche, cinematografiche, digitali.
È un volume corposo (519 pagine) ricco di immagini a colori (500 immagini)… quindi c’è molto da vedere!

Ho individuato quattro punti salienti che mi sembrano particolarmente utili come designer:

L’immagine come meccanismo, non solo messaggio

Falcinelli non si limita a chiedersi “cosa significa” un’immagine, ma “come è fatta”, “perché questa scelta visiva”, “quel taglio, quel colore, quella composizione …”.
E le tratta non come simboli da decifrare, bensì come meccanismi da “smontare”.
Questo cambio di paradigma è importante per chi progetta: non basta puntare al “messaggio” ma occorre pensare al “come lo riceve chi guarda”

Attraversamento storico-visivo: dal Rinascimento ai social

Il libro parte dalle botteghe pittoriche del Rinascimento, passa per fotografia e cinema, fino ad arrivare alla piattaforma visiva per eccellenza del nostro tempo: Instagram. In questo modo mette in luce continuità e discontinuità, cosa cambia e cosa resta.
Per un professionista del web/design è utile per fare il collegamento tra “vecchio” e “nuovo” visivo.

Uso massiccio delle immagini come esempi

Con 500 immagini a colori, il libro è più che testo: è visivo, è esempi concreti.
Questo è un plus enorme per chi lavora con le immagini: poter vedere tanti casi, confrontare, ispirarsi.

Rilevanza operativa per “chi vuole inventare nuove immagini”

Non solo per “chi vuole capire le immagini” ma anche per “chi vuole inventarle”.
In un contesto professionale di branding/design/UX, questa parte “metodo” è preziosa. Falcinelli ci invita a riflettere: chi progetta visivamente, oggi, ha una responsabilità non solo estetica ma anche culturale e critica. Pensiamo anche a chi utilizza l’intelligenza artificiale generativa, ad esempio.

Lo stile: non ha un trattato accademico pesante, ma un testo “leggibile e godibile”, il testo si incatena alla perfezione con le immagini (è per questo che amo questo libro ancora di più).
Non è un manuale tecnico di design grafico, ma piuttosto un saggio multidisciplinare che interseca arte, percezione visiva, storia e media digitali.
Le note bibliografiche e i riferimenti sembrano ben curati, il che aiuta per approfondimenti.

In pratica per design/branding/ UX/ web

Ecco come puoi prendere alcuni insegnamenti da Figure e applicarli concretamente nel tuo lavoro:

  • Quando crei un brand visual identity, pensa all’immagine non solo come logo + colore, ma come “meccanismo visivo”: qual è la composizione che cattura? Quale percorso visivo conduce lo sguardo? Quale elemento è “àncora visiva” che aiuta la memorizzazione?
  • In fase di UX/UI, quando progetti schermate, componenti, layout: chiediti come l’utente “guarda” l’interfaccia, in che ordine. Falcinelli parla della percezione visiva: quali elementi attirano, quali guidano lo sguardo, quali sostengono o interrompono il flusso visivo? Applicare questa ottica ai wireframe o prototipi può migliorare la chiarezza e l’efficacia.
  • Nel web design, quando organizzi visual/storytelling: usa il concetto di “montaggio visivo” suggerito nel libro (cioè non solo immagine singola, ma sequenza/composizione) per le landing page, i caroselli, i post social. In un feed Instagram o nelle pagine del sito, pensa all’immagine non isolata, ma inserita in un “flusso”.
  • Come brand strategist, quando consigli al cliente: puoi usare il linguaggio del libro per spiegare le scelte visive: “questa immagine funziona perché segue le regole visuali che vediamo da Raffaello a Instagram” — ciò rafforza la tua credibilità e aiuta il cliente a comprendere che non è un capriccio estetico, ma una strategia visiva.

Del resto ogni cultura si dota degli strumenti di cui sente il bisogno per dare forma alla propria visione del mondo.

Riccardo Falcinelli | Figure – Come funzionano le immagini dal Rinascimento a Instagram

3 motivi per leggerlo

3 motivi per non leggerlo

Pronto a far funzionare meglio le tue immagini?

Se questo libro ti ha incuriosito ma non sai da dove iniziare e senti che è arrivato il momento di dare più forza e coerenza al modo in cui il tuo brand comunica, possiamo lavorarci insieme.
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In pillole

  • Tema principale: come le immagini sono progettate e percepite — dal Rinascimento ai social.
  • Target ideale: designer visivi, brand strategist, chi crea immagini, chi le osserva.
  • Chi dovrebbe leggerlo: professionisti che vogliono elevare la qualità visiva e la riflessione dietro le immagini.
  • Chi può evitarlo: chi cerca manuali ultra-tecnici o ha poco tempo per una lettura approfondita.
  • Punti forti: interdisciplinarità, molti esempi visivi, linguaggio accessibile.
  • Punti deboli: non è un “tool manuale” immediato, richiede tempo per essere assimilato.

Altri libri dello stesso autore da leggere

Se ti piace Falcinelli, ecco altri titoli da considerare.
Questi testi creano un vero e proprio “kit” per te che lavori nel campo visivo: ti aiutano non solo a progettare, ma a riflettere sul perché di ogni scelta visiva.

Una sorta di “Enciclopedia” che splora il colore non solo come tool grafico, ma come fenomeno culturale e visivo.

Più teorico e filosofico, per chi vuole approfondire ancora di più il “perché” del graphic design.

Un saggio che esplora analogamente la visione visiva e i media, con focus più esplicito sul visual design contemporaneo.

Libri simili di altri autori sullo stesso argomento

Ecco alcuni testi complementari che si inseriscono nella stessa ambito della riflessione culturale sul design visivo:

La grammatica della fantasia visiva – Donis A. Dondis (A Primer of Visual Literacy)

Un testo fondamentale sul funzionamento dell’immagine, sulle regole basilari del linguaggio visivo e sulla percezione.

Manuale di comunicazione visiva – Bruno Munari

Riguarda design, percezione, metodo progettuale, immagini come strumenti di comunicazione.
Ancora attualissimo per chi fa graphic e UX/UI.

Non trattando immagini in senso stretto storico-artistico, è però un must per UX design e ti aiuta ad applicare la visione all’interazione visiva.

Valentina Fiscarelli
Valentina Fiscarelli

UX/UI, Web e Graphic Designer. Leggo molto e mi informo sulle novità per progettare meglio i prodotti dei miei clienti.
Benvenuti sul mio sito web.